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Atto costitutivo
Istituto di Patafisica Romanense
Art.1
Dichiarazione costitutiva.
E’ costituito l’Istituto di Patafisica Romanense, il giorno 3 del mese di marzo dell’anno 2016, in via Giulio Salvadori n. 12, Roma. Senza scopo di lucro, per la diffusione, promozione e sviluppo degli anticorpi dell’Homolaicus, per sviluppare la deviazione spontanea delle idee nel corso della loro formazione dal vuoto, in linea retta, nel tempo e nello spazio, nonchè permettere al senso e non di incontrarsi. “Non si tratta di denunciare satiricamente le attività umane o cosmiche. Né di prendere in giro in modo pessimistico o con corrosivo nichilismo, al contrario, si tratta di scoprire l’armonia di ogni cosa e il profondo accordo degli spiriti e dei principi che per loro agiscono” [Enrico Baj, 1999] L’Istituto esplorerà in modus rivoltandi, la terra, il mare, il cielo passando anche per le vie brevi. Esso si configura come uno spazio complementare dove nulla è impossibile, in quanto tutto il resto è possibile.
Sono promotori dell’Istituto i seguenti Patanauti im-mutandis e mutandis, i loro derivati provenienti dallo spazio lunare che da tempo abitano nelle patapiazze, patapiattaforme nautiche fluttuanti e non fluttuanti .
Le istituzioni patafisiche, che meritano a pieno titolo l’aggettivo della Scienza accanto al loro nome, svolgono ricerche e studi non solo nel loro spazio pataloico ma anche all’interno delle riviste divulgative, Cahiers del college de pataphysique, attraverso scambi ideativi, libri, riviste, quaderni del Centro di ricerca Studi e Diffusione della pataphisique. Interagiscono con altri istituti affini promuovendo missioni artistiche al coperto e allo scoperto.
Patanauti
Fernando Borrello, Elisa Caldarone, Maurizio Cesarini, Giancarlo Cruciani, Alfredo Di Stefano, Paolo Grillo, Rita Longobardi, Claudia Lunetta, Claudio Milo, Fabrizio Modugno, Giuliano Perugini, Vincenzo Spinelli, Gabriele Tosi, Tommaso Zanello.
Nomi patafisici e cattedre
Letteratura Pataloica Accademico Rita Longobardi Longobard pataphysique Diplomatica
Patafisica Generale Accademico Giancarlo Cruciani Doc Gianka Dulcamara pataphysique Reggente
Musica Pataurbana Accademico Tommaso Zanello Piotta pataphyisique
Danza Patafisica Accademico Claudia Lunetta Leila pataphysique
Fotografia Accademico Fernando Borrello Nando pataphysique
Teatro sonoro Accademico Maurizio Cesarini Mau pataphysique
Pata eventi Accademico Claudio Milo Vietnam pataphysique
Archipata Accademico Giuliano Perugini Jiulien pataphysique
Pata agroenogastronomia Accademico Alfredo Di Stefano Sir Fred Agronomo pataphysique
Patatecnologie informatiche Accademico Vincenzo Spinelli Ivanhoe pataphysique
Patadiagnostica corrente Accademico Elisa Caldarone Elisa pataphyisique
Patarubrica Accademico Fabrizio Modugno Bento pataphysique
Musica pataloica Accademico Gabriele Tosi Maestro pataphysique
Innovazioni e ambiente Accademico Paolo Grillo Grillo pataphysique
Contatti Prof. Victor Joseph Taniasofia Lorandi
Art. 2
Finalità
L’Istituto si costituisce con l’intento di:
Promuovere la ricerca patapplicata per favorire la risoluzione di tutti i problemi inesistenti attraverso meccanismi logici, Illogici, analogici e pataloici.
Rinforzare il verde flusso e scandagliare i testi patafisici provenienti dagli archivi dell’Altissimo Collège de Pataphysique.
Svolgere ricerche sagge e inutili in questo mondo nel suo opposto e nell’insieme, attraverso incontri e scontri.
Scervellarsi, attraverso l’arte, la letteratura, la filosofia e tutte le scienze di superficie e sotterranee, sulle eccezioni che affiancano le teorie e i metodi propri della scienza. Gesta e opinioni del Dott. Faustroll ispirano le elucubrazioni che si allontanano da tutte quelle solitamente professate.
Potenziare le collaborazioni scientifiche con patafisici patagnomici.
L’Istituto si avvale della consulenza del Porrovio, uomo bestiale dal collo tozzo, una via di mezzo tra il tapiro e il babirussa, che comunica attraverso suoni gutturali profondi decifrati con il patasequenziometro e che seduto al centro della patastazione complementare è attratto dal profondo suono di arpi-e.
Art. 3
Della termopatadinamica
L’Istituto applica il secondo principio della termopatadinamica: “tramite un mezzo patanautico è possibile riuscire a convertire le idee patafisiche in diversi flussi immaginari”; da Monsieur Lacombe che esplicita il giduglierzo principio della termopatadinamica, nello stato a minima energia l'entropia ha un valore commensurabile che dipende solo dalla degenerazione dello stato fondamentale patafisico; Il trasporto del pensiero patafisico avviene attraverso onde gravitazionali che dilatano l’Universo reale in quello supplementare.
Art. 4
Il Territorio fantastico
L’Istituto si occupa di ricerca patafisica, di trascendenza come realtà complementare nella quale non si deve mai affermare nulla. I patanauti trascendono gli uomini, le cose, la realtà e quel che dicono è canonico. L’Istituto mappa il territorio fantastico attraverso tacheometri, teodoliti, livelle e trivelle, sonde pataspaziali, ecoscandagli e scuba. La realtà è l’ultima delle soluzioni immaginarie che traspare nell’Universo parallelo.
Art. 5
Superare lo scenario metafisico che definisce il trionfo degli oggetti sui soggetti
L’oggetto domina o “sconfigge” il soggetto? Baudrillard afferma che il “soggetto” pensa di essere più intelligente dell’oggetto, ma l’oggetto è più cinico, più brillante del soggetto”. Riconosce la supremazia dell’oggetto e perciò si arrende alle sue regole. Il trionfo degli oggetti sui soggetti all’interno della proliferazione “oscena” di un mondo oggettificato rende inutili tutti i tentativi di capirlo e dominarlo (Patafisica e trionfo dell’oggetto). La società contemporanea mostra una crescita, una escrescenza (croissance et excroissance) che espande e secerne beni, messaggi, servizi, informazioni o richieste che vanno oltre i limiti razionali e si riproducono in maniera incontrollata e gli oggetti e gli eventi espandono il loro potere. Gli oggetti, nell’universo di Baudrillard, comandano in modi misteriosi e le persone e gli eventi sono governati da interconnessioni assurde e dalla predestinazione. La Patafisica è la scienza delle soluzioni immaginarie che attribuiscono simbolicamente ai lineamenti le proprietà degli oggetti descritti per la loro virtualità e le loro caratteristiche. Le prolifiche speculazioni metafisiche di Baudrillard sono evidenti, indirizzate dalla predestinazione. Come la patafisica di Jarry, a volte l’universo di Baudrillard, è dominato dall’oscenità, dalla sorpresa, dal capovolgimento, dal desiderio di scandalizzare e oltraggiare, da un mostruoso amalgama tra sogno e allucinazione.
Per Saramago l’oggetto va oltre, si ribella e diventa dominante, utilizza gli elementi del soggetto per soggiogarlo, diventa costrittivo della decisionalità e addirittura della dinamica del soggetto stesso. Prende decisioni contrapposte al soggetto perpetuando un conflitto estremo fino ad eliminarlo (Embargo).
L’Istituto dei patafisici intraprende una visione dell’oggetto diverso, malleabile, plastico e quindi parzialmente modificabile pur mantenendo i contenuti intrinseci iniziali attraverso una recente ricerca del ‘significante rurale’ tra struttura modificabile, arte, immagine. L’oggetto che ha quasi un’anima, viene modificato e reso controllabile. L’Istituto studia permanentemente la complessità dell’insieme degli oggetti aggregati nella loro energia e nei loro polimorfismi attraverso la teoria del caos.
Art. 6
L’'Ozio come patapiacere
Vivere momenti Kenkiani nel risveglio Sacksiano del trasporto patasensoriale verso pata meta’ ozio.
L’ozio-uomo inteso come patariflessione del tempo è la dote che la patasaggezza trasporta ai limiti dell’estetica, un pata gesto, una pata espressione del viso, un pata oggetto sono patainduzioni all’analisi pataloica e patafisica del momento temporale. La fuggevolezza per il piacere del patapercorso segnico dentro il momento dilatato o ristretto, ozio-pigrizia, in un pataconnubio bipolare. L’Istituto promuove l’ozio come patapiacere intrinseco alle trasmissioni sinaptiche nell’orchestra a patacaptazione neuronica PSR-1. Espande la patatrasmissione sensoriale all’esterno dell’umanoide nella patadiffusione dendritica in sintonia patasociale con l’universo complementare.
Art. 7
L'Arte
L’Arte è non Arte, la non Arte è Arte, l’Arte è Patafisica.
L’Istituto si occupa dell’arte dello scrivere, del recitare, dell’ascoltare, del vedere, della musica, della danza, dell’arte visiva, pittorica, scultorea, dell’amare, della riflessione, del parlare, del gridare, dell’urlare, del silenzio, dell’arte del cibo, l’arte del passo lento, l’arte della corsa, l’arte del movimento corporeo, ginnica, l’arte del sesso, l’arte di baciare, l’arte di accarezzare, l’arte di abbracciare, l’arte del rito del thè, del caffè, del cioccolato…
Art. 8
Adesione al Centro
Sono componenti dell’Istituto Patafisico coloro che sono indicati come patanauti fondatori da Patafisici riconosciuti, Cruciani Giancarlo e Alfredo Di Stefano, come da nomina dei Patafisici Edoardo Sanguineti e Alfredo Giuliani. Il Reggente è la massima autorità dell’Istituto che sarà rinnovato con nomina da parte dei Patanauti a partire dal secondo anno della sua esistenza. L’Istituto si avvale della collaborazione concordata della Diplomatica dei territori patafisici che ha potere espansivo ed inclusivo. Designa i responsabili delle singole cattedre degli Studi Superiori Patanautici in accordo con gli stessi e con la Diplomatica. Successivamente, potranno farne parte patanauti che operino nei settori di interesse propri dell’Istituto. L’adesione all’Istituto può avvenire solo a seguito di una nomina effettuata da almeno due Patafisici. Sono ammessi solo patadisinteressati mutandis e im- mutandis, disponibili a navigare nello spazio patafisico, detti per questo Patanauti. Inoltre si possono rilasciare cariche onorifiche elargite a chi si distingue per creatività, derivazione e deviazione.
Art. 9
Responsabilità dei patanauti
Ciascun Accademico detentore di una cattedra patanautica è responsabile di ogni atto ad essa afferente comprese nuove nomine, pubblicazioni, dichiarazioni e ogni atto espletato in nome e per conto dell’Istituto, nonchè comunicazioni e condivisioni attraverso mezzi informatici in uso.
Il regolamento interno stabilisce la pataloicità eventuale dei patanauti e dei patafisici.